sabato 29 febbraio 2020

Progetto "Amori 4.0"

"Amori 4.0" è un bellissimo progetto in cui collaborano colleghi e professionisti di Bologna, Parma, Vicenza, Padova, Rimini, Fano, Roma. Si parla di amori e relazioni ai tempi della Rete, di coppie, famiglie e infanzia, del rapporto delle fiabe con lo sviluppo e la tecnologia, e di tanto altro.
AMORI4PUNTOZERO

martedì 18 giugno 2019

PsicoFiaba. L'uso della fiaba in ambito clinico e di comuntà

Vi segnalo la mia seconda opera sull'uso delle fiabe in ambito clinico e di comunità
PsicoFiaba. In libreria e online
 https://www.alpesitalia.it/prodotti-671-psicofiaba

Amori 4.0. Viaggio nel mondo delle Relazioni

Giovedì 13 giugno 2019 è uscito il libro "Amori 4.0. Viaggio nel mondo delle relazioni" (a cura di) Amalia Prunotto, Maria Letizia Rotolo, Marianna Martini, Diana Vannini, edito da Alpes Italia, Roma.
Un bellissimo e interessante Volume, a cui hanno partecipato innumerevoli colleghi.
All'interno è contenuto un nostro contributo - mio e di Antonietta Albano - scritto insieme ad Amalia Prunotto: "Dipendenza sessuale...fra mito e realtà!"
Buona lettura!

Sito di Alpes
https://www.alpesitalia.it/prodotti-684-amori_4_0

martedì 10 luglio 2018

"I fatti sono amici": l'errore in psicoterapia

Rogers ha sempre sostenuto che i fatti sono i migliori amici dell'apprendimento e, quindi, del cambiamento (Rogers, 1980). Ciò vale anche per il mondo della psicoterapia. Diciamoci la verità: come terapeuti non amiamo sbagliare, fare papere. E quando ciò succede, talvolta ci invade uno sconforto e frustrazione tali, che vorremmo mandare tutto all'aria. Ma come sbaglia il terapeuta? Può succedere in moltissimi modi. Naturalmente non sto parlando di violazioni di setting o di codice deontologico, ma di errori di comunicazione, di ascolto, ma anche di valutazioni, di scelte di determinati trattamenti di elezione o impasse relazionali, che possono venire riconosciuti attraverso dispositivi di supporto allo psicoterapeuta, come intervisioni, supervisioni e terapia personale. Per fare un esempio, proprio ieri, durante la mia supervisione mensile, il mio supervisore, appunto, mi ha fatto notare quanto mi fossi bloccata con un paziente, avendo, probabilmente, facilitato il suo abbandono prematuro del setting. Mi sono resa conto, in effetti, che durante la nostra interazione, mia e del cliente, mi sono persa in un'artificiosità tale dell'ascolto, di aver mandato in tilt la mia bussola interiore, il mio locus di valutazione interno (Rogers, 1951), con conseguente perdita di empatia, autenticità e accettazione. In soldoni, ho letteralmente buttato nel secchio le "condizioni necessarie e sufficienti" rogersiane (Rogers, 1957; 1962). Non ho avuto fiducia della mia congruenza e mi sono, da qui, imbrogliata e, conseguentemente, sabotata. Beh, mentre sto scrivendo, la mia saggezza interiore mi sta facendo provare profondo rammarico per aver perso un'occasione, per essermi trincerata in vecchi meccanismi che, probabilmente, sono miei scogli e talloni d'Achille. Non amo ammettere i miei limiti, le mie sconfitte, i miei fallimenti. Però, allo stesso tempo, sono consapevole che, come ogni altro essere umano, sono fallibile, e che con umiltà, fatica ed esercizio posso apprendere dai miei refusi, per scongiurare il ripetersi degli stessi in futuro. Come ci insegna Rogers (1980) "l'unica persona che si può ritenere istruita è quella che ha imparato come si fa a imparare a cambiare". In tal senso, mi piace paragonare il terapeuta, che apprende la difficile arte dell'ascolto terapeutico, al bambino che impara a camminare e che, per farlo, inevitabilmente cade e si sbuccia le ginocchia.  Nel libro che ho pubblicato a giugno "Paco, le nuvole borbottone e altri racconti", per quanto riguarda l'importanza dell'errore, quale fonte di apprendimento educativo, ho scritto proprio questo: "...lo sbuccio alle ginocchia, lo vedo come metafora della vita, di ciò che è in realtà...Una direzione e non una destinazione. Una complessità di valori e vissuti emotivi, non sempre intrisi di felicità, ma anche di sofferenza, di inciampi appunto. Ma facenti parte di una vita arricchente, fresca e stimolante (Rogers, 1980)" (Carubbi, 2018, p. 13). E l'affascinante arte terapeutica è come la vita: una direzione e non una destinazione. Un so - stare in incognite, in attese, in frustrazioni. Ma anche in gioie, passioni e desideri. E' un continuo flusso coraggioso di apprendimento e cambiamento.

venerdì 8 giugno 2018

Uscita libro "Paco, le nuvole borbottone e altri racconti"

Ci siamo! Da oggi il mio libro è acquistabile online e in libreria. Il libro è dedicato a chi, occupandosi di educazione, vuole utilizzare la Fiaba come strumento per supportare lo sviluppo emotivo del bambino.
Adatto per i genitori.
Per visionare la scheda: http://www.alpesitalia.it/scheda.cfm…