LA SEDUZIONE: un’arte … per
distinguerci dagli altri.
«Pur non vedendolo sento che mi sta guardando,
che i suoi occhi luminosi mi stanno esplorando.
Mi desidera e il suo desiderio è come il sole sulla pelle
quando penetra nelle ossa con quel tepore energetico e amorevole.
Se chiudo gli occhi sento le mani leggere che mi sfiorano,
sento che sta intercettando i miei pensieri, tutto ciò che provo.
Riesce a spogliarmi con uno sguardo, ma la mia è una nudità
spirituale
che riesce stranamente a dar pace alla mente
mettendo in subbuglio il
corpo»
la seduzione (dal latino “seducete” > “sviare, condurre via”.
Nel senso di attirare a sé una persona) rappresenta quella forza sottile e
penetrante, che attrae gli esseri gli uni verso gli altri; un’energia che si può
ricondurre all’attrazione spontanea fra le persone.
La sensualità può essere una qualità nascosta, ma quando si
manifesta scopre tutte le sue carte e prorompe senza esitazione:
·
sapersi muovere
con grazia e naturalezza, sentendo che il corpo risponde alle nostre
sensazioni. Essere notati dagli altri
per la spontaneità e il fare implicito dei gesti;
·
saper risvegliare
in modo opportuno i nostri sensi, da rendere presente e palpitante il rapporto
con gli altri;
·
saper porsi in
ascolto delle emozioni e delle sensazioni che il corpo ci trasmette.
La seduzione rappresenta la maggiore prerogativa del corpo
femminile, depositario da sempre del movimento della seduzione e della
trasformazione della sensibilità, dell’attenzione ai gesti impercettibili.
Riuscire ad utilizzare la capacità seduttiva può aiutarci ad essere
più padroni del nostro corpo e delle relazioni nel corso della nostra vita
affettiva e lavorativa. Il corpo e i
suoi innumerevoli, sfumati e impercettibili, movimenti sono un segnale di
richiamo, attrazione e fascino per l’altro.
Il corpo in movimento è uno dei più potenti elementi di attrazione
e la seduzione può esserne “carpita” attraverso:
l’olfatto > prima
fonte di attrazione, ci suggerisce l’odore del nostro corpo e ci indirizza
verso il corpo altrui.
Lo sguardo > tipo di
comunicazione seduttiva per eccellenza, forse perché può essere al contempo un
linguaggio profondo e silenzioso, diretto e sfuggente, sincero e misterioso:
osserva e plasma l’oggetto del suo interesse.
Il tatto > ci orienta
e ci stimola nel rapporto con l’altro.
Il gusto > la
percezione del sapore dolce, acre o amaro delle sensazioni si trasforma in
chiave di accesso per le emozioni.
La seduzione diviene, così, uno stile di comunicazione del nostro
corpo e dei nostri sensi, che ci riguardano tutti, indipendentemente
dall’aspetto fisico, età e status sociale.
Negli uomini la seduzione
è finalizzata all’incontro sessuale, che diventa il reale motore
dell’esistenza, ma che deve rimanere un fatto che inizia e finisce. Per loro esiste un legame indissolubile tra
seduzione e bellezza: vengono, di solito, sedotti da corpi femminili e
sensuali.
La seduzione femminile,
invece, desidera qualcosa di più: la donna vuole farsi ricordare, desiderare
per sempre. Il fine ultimo della
seduzione femminile è quello di agire nel presente per assicurarsi il futuro e
la sua meta ultima tende a far scattare l’innamoramento dell’uomo, a suscitare
in lui un desiderio, che si rinnova continuamente e costantemente.
Le donne, a differenza dell’uomo, sono attratte dall’intelligenza,
dolcezza, potere e riconoscimento sociale, più che dal corpo maschile e quando
amano molte di loro si danno totalmente.
La seduzione rappresenta una sfida… noi seduciamo donando esistenza
al mondo che colpisce il nostro interesse.
Il potere della seduzione sta in questo segreto:
«piacersi per piacere di più»!!
Dr. ssa Antonietta
Albano
Psicologa- Psicoterapeuta
Sessuologa
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